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%T Antropologia e neuroscienze: l'umano e il suo cervello
%A Alì, Maurizio
%E Peluso Cassese, Francesco
%P 149-152
%D 2021
%I Edizioni Universitarie Romane
%K Education; Social sciences; Epistemology of science
%> https://nbn-resolving.org/urn:nbn:de:0168-ssoar-79140-5
%X Le scienze, come altri campi dell’attività umana, sono spesso vittime di pregiudizi. Tradizionalmente, il discorso stereotipato di certi mass media e generatori d’opinione ha sviluppato e diffuso un’immagine banalizzata e poco realista della ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere il divario che separa le scienze umane e sociali (come
l’antropologia) dalle scienze esatte e naturali (come le neuroscienze). Eppure, tale divario si è costruito artificialmente e poco ha a che vedere con la realtà oggettiva e con la quotidianità dei ricercatori: si ha spesso la tendenza ad associare gli scienziati sociali ai flâneurs, passeggiatori che attraversano le culture, osservando e sistematizzando -più o meno soggettivamente- strutture e logiche sociali quando invece i “veri” scienziati, quelli in camice bianco, sono tendenzialmente associati ad un immaginario asettico fatto di macchinari, tecnologia
e strumenti di precisione atti a garantire l’oggettività del loro lavoro. Una menzogna ben orchestrata, questa, che non rende merito al processo dialogico che ha permesso ad entrambi i versanti della scienza (quella “molle”, delle scienze umane e sociali, e quella “dura”, delle scienze esatte e naturali) di costruire quel sapere polifonico che costituisce la nostra modernità. Quest'intervento vuole dunque contribuire a mostrare come l’antropologia e le neuroscienze, andrebbero considerate come due discipline “amiche” che, sin dalle origini, si son stimolate a vicenda, dato che condividono temi e metodi di ricerca.
%C MISC
%C Rome
%G it
%9 Konferenzbeitrag
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%~ SSOAR - http://www.ssoar.info